Dal progetto al design, ecco come nascono le macchine Eurocomach. La voce di Luca

 

Gli escavatori Eurocomach colpiscono l’attenzione dei nostri clienti oltre che per le capacità tecniche anche per design e forma.

I modelli 3D di Eurocomach permettono di avere una prima idea della macchina che verrà presentata al cliente e sono tra i materiali più richiesti proprio dai nostri concessionari.

Luca, progettista designer, è la mano che dà vita ai nostri 3D, quelli a marchio Eurocomach e quelli personalizzati richiesti dai nostri clienti.

Lo abbiamo intervistato per conoscere più da vicino il suo lavoro e come nasce una macchina Eurocomach partendo dal progetto di design.

Quando inizia la tua avventura in Sampierana?

Ho iniziato a lavorare per Sampierana in uno studio esterno nel 2012. All’inizio mi occupavo di disegno 2D ed eravamo fornitori dell’azienda per le realizzazioni della parte design.

Nel 2014 poi sono stato assunto in Sampierana e ho iniziato a lavorare qui con il supporto di Massimo Barchi, che è il nostro riferimento come capo design e responsabile della stesura dei bozzetti a mano libera. Ricevevo le bozze a matita e le trasformavo in realtà attraverso il 2D.

Da quando sono qui non ho sempre fatto il design delle macchine, ma ho avuto comunque mansioni legate alle dinamiche di ricerca e progettazione.

Attualmente quanti siete ad occuparvi del design delle macchine?

Di questo aspetto, ad oggi, me ne occupo solo io.

Come si svolge il tuo lavoro?

Faccio un esempio pratico. I commerciali scelgono un modello da rilanciare, che sia più performante rispetto al passato: ad esempio rispetto ad un vecchio modello il nuovo potrà essere fornito di ventilazione per l’interno cabina, aria condizionata, un braccio triplice specifico, modifica alle bocchette che sparano poca aria. Il tutto si sviluppa anche sulla base delle richieste dei clienti.

Tutte queste richieste vengono passate a me, o meglio al mio responsabile, Fusai, e da lì iniziano una serie di studi di massima. Cerco di capire insieme ai colleghi come rendere reali e concrete queste caratteristiche.

In questo lavoro ci dividiamo i compiti per finalizzare il progetto.

Oltre alle competenze di design hai anche competenze ingegneristiche?

Io no, vengo da un istituto professionale dove ho imparato il 2D. L’esperienza in studio esterno mi ha aiutato però a costruirmi una solida esperienza anche su più fronti. Proprio perché il mio ruolo è più legato al disegno, questo viene comunque passato poi a uno dei nostri con competenze ingegneristiche per intersecarle con le esigenze di design.

Da quando c’è CNH hai l’impressione di aver imparato qualcosa di nuovo?

Ho notato che da quando siamo entrati a far parte del gruppo abbiamo dato spazio e attenzione anche alla gestione dei componenti, a rendere le carpenterie più semplici possibili.

Una volta che hai realizzato il modello della macchina in formato tridimensionale inizia la produzione del modello?

No, iniziano i prototipi. Quando abbiamo finito di progettare tutta la macchina andiamo sui prototipi per capire se ci sono problemi, se dobbiamo aggiornare il modello 3D. Otto nove macchine vengono montate in linea per capire se lato produzione funziona e poi fatte quelle si avvia la produzione in serie.

Nel mio ruolo vado poco nei prototipi, perché lì c’è un’assistenza fissa con una persona dedicata che lavora accanto agli operai e spiega loro i vari dettagli.

Prima di fare i prototipi faccio i rendering e disegno anche gli adesivi per il reparto Eurocomach.

Nella tua posizione hai modo di relazionarti anche con altri uffici?

La scala che segue i miei lavori parte dai commerciali e corrisponde a commerciale, capo progetto e design. Quindi mi interfaccio più che altro con commerciali e acquisitori e, spesso, con i ricambi per i componenti opzionali.

Prossimi obiettivi?

Come prossimo step mi piacerebbe progettare anche i wheel loader.

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