Sul lungomare di Cannes c’è parecchio traffico, come accade spesso tra il 14 e il 25 Maggio quando si dà il via al Festival del Cinema. Tra le auto in coda, collegata da remoto, c’è Milaydis, in trasferta in Francia con il team After Sales di Eurocomach pronta a raccontarci il suo percorso lavorativo e di vita in azienda.
Com’è iniziata l’esperienza in Sampierana?
Poco dopo il termine dei miei studi, a Giugno 2022, mentre lavoravo a San Marino. Il mio indirizzo di Laurea era Diritto, Tributo ed Economia e mi occupavo di finanza ed amministrazione in azienda. Quando ho ricevuto la chiamata per entrare in Sampierana ho pensato che fosse l’opportunità per tornare a casa, a San Piero. Inizialmente sono entrata in amministrazione, poi, dopo poco tempo, si sono aperte altre porte.
Ti riferisci alla possibilità di entrare a far parte del team After Sales?
Sì esatto. Gianni, responsabile del team After Sales, poco dopo il mio arrivo in azienda cercava personale in grado di parlare più lingue. Io per dodici anni avevo lavorato negli hotel romagnoli e avevo fatto pratica con il francese, l’inglese e le lingue dell’America Latina. Ho colto subito la possibilità e da lì se ne sono aperte altre: questo ruolo mi permette di viaggiare molto, anche all’estero, ed è uno degli aspetti che amo di più nel mio lavoro. Come la possibilità di imparare sempre qualcosa di nuovo.
Parliamo di questo. Cosa ti spinge ad appassionarti ogni giorno al lavoro tecnico dell’After Sales?
Ho sempre desiderato un lavoro dinamico e qui l’ho trovato. Non si tratta solo di viaggiare, ma anche di stare a contatto con i clienti. In amministrazione questo non accade, hai più che a fare con i numeri, mentre nel nostro team il contatto e il supporto per il cliente sono fondamentali.
La tua formazione però e anche le esperienze lavorative precedenti non erano legate al mondo degli escavatori. Come sei riuscita a costruire la tua formazione?
Grazie soprattutto a Gianni, il mio manager. Ho seguito corsi sui motori, in particolare Yanmar e Kubota che sono i nostri motori. Il mondo commerciale, quindi le funzioni delle macchine, le loro potenzialità in base alle esigenze del cliente, l’ho approfondito sul campo, seguendo gli altri del team e mettendo in pratica il tutto quando c’è il contatto diretto con il cliente. Per la conoscenza più tecnica delle macchine all’inizio ho fatto da autodidatta ed è stato importantissimo l’aiuto di Maria Laura, la prima di noi ad essere entrata nel team.
Qual è stata la parte più difficile di questa formazione continua?
Riuscire a trasportare queste conoscenze dall’italiano alle altre lingue, in particolare inglese, francese, spagnolo. Da poco sto seguendo anche il Nord Europa con Danimarca, Svezia e Polonia e per questo l’inglese è sempre la lingua di riferimento.
Il Team After Sales si occupa di assistenza tecnica, ma anche di formazione continua sui modelli Eurocomach con corsi rivolti ai concessionari. Sei coinvolta anche tu in questa formazione?
I corsi mi aiutano a migliorare proprio l’aspetto di cui parlavo prima, quello delle lingue. Al momento Nicolas si occupa di svolgere i training in lingua italiana qui nella sede di San Piero e io della traduzione real time degli stessi contenuti in francese. Per me è una palestra, sia per ampliare il vocabolario sia per conoscere sempre di più le componenti delle macchine, compresi i modelli recenti.
Il vostro è un team prevalentemente di donne. Avete mai avuto problemi a farvi ascoltare dai dealer?
Io personalmente no, non ho mai subito il fatto di essere donna in un settore tecnico come questo. L’importante è farsi valere e far valere le proprie competenze. Da otto mesi in aggiunta a questo sono stata eletta come Rappresentante Sindacale dei Lavoratori e come Rappresentante della Sicurezza dei lavoratori. L’esperienza in assistenza tecnica è stata fondamentale per imparare ad “ascoltare”.
Ultima domanda. Siete soprattutto donne nell’After Sales, in un settore tecnico, in un paese, San Piero in Bagno, di piccole dimensioni tra gli Appennini. Sembra un po’ un mondo a parte. Ci avete mai riflettuto?
Sì è vero, è un po’ un mondo a parte. Spesso ci troviamo a contatto con persone che girano il mondo dalla Svizzera a Las Vegas. Anche io voglio continuare a viaggiare grazie al mio lavoro e alla rete CNH di cui siamo entrati a far parte.
Però, confermo: è una bella realtà quella che abbiamo a San Piero e per mantenerla dobbiamo continuare a puntare sulla qualità dei nostri prodotti.